Le Regioni tuonano: “Modificare Green pass con tampone, grossi rischi”.

Le Regioni chiedono di allungare da 48 ad almeno 72 ore il rilascio del Green pass dopo il tampone: il tutto in vista dell’obbligo che scatta il 15 ottobre.

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Green pass, le regioni chiedono di allungare il certificato per chi fa il tampone in vista dell’obbligo per i lavoratori

Il 15 ottobre è una data cruciale sul tema Green pass. Sarà il giorno in cui scatta l’obbligo del certificato verde per i luoghi di lavoro. Il tema cruciale è nella durata del certificato verde dopo aver effettuato il tampone. Le 48 ore di lasciapassare dopo il controllo, sembrano poche, soprattutto nell’ottica di permettere alle aziende e alle imprese la possibilità di organizzarsi in maniera autonoma ed efficiente. Difficile organizzare tutto in tempi corti, ed ecco perché arriva la richiesta di allungare la durata del Green Pass ad almeno 72 ore. 

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Allungare la validità del test potrebbe essere una prima soluzione in questa fase, anche perché c’è il rischio concreto di licenziamenti o stop pesanti ai lavoratori che non riescono a produrre il Green pass ogni due giorni. Sul tema, oltre alle Regioni che chiedono modifiche rapida, è intervenuto anche Matteo Salvini. Il leader della Lega ha sollecitato una revisione immediata per anticipare eventuali problemi che potrebbero crearsi dal 15 ottobre. “Allungare la durata minima del Green Pass da 48 a 72 ore è possibile – scrive su Twitter -, anzi doveroso e previsto dall’Europa. Evitare caos, blocchi e licenziamenti il 15 ottobre è fondamentale”.

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