Germania-Honduras, insulti razzisti a Torunarigha: match sospeso

Germania-Honduras, amichevole Olimpica, è stata sospesa per insulti razzisti nei confronti di un calciatore tedesco. La Nazionale non ci ha pensato su due volte e ha deciso di abbandonare il terreno di gioco

Jordan Torunarigha (screenshot video YouTube)

Germania Olimpica-Honduras Olimpica, gara amichevole prima dell’inizio delle Olimpiadi di Tokyo 2020, è stata ufficialmente sospesa. Motivo? Insulti razzisti nei confronti di un giocatore tedesco. Tanto è vero che la squadra, allenata dal commissario tecnico Stefan Kuntz, ha deciso di abbandonare il terreno di gioco prima del triplice fischio del direttore di gara. L’episodio si è verificato al minuto 87′ sul punteggio di 1-1.

Il difensore dei ‘Die Mannschaft‘, Jordan Torunarigha, è stato preso di mira. Da chi? Si ipotizza collaboratori honduregni, visto che il match (così come tutte le altre gare e competizioni dell’Olimpiade) è stato disputato a porte chiuse e pubblico non può esserci per prevenire il contagio da Coronavirus. L’allenatore dei tedeschi aveva già lanciato un allarme: “Nel caso in cui un nostro giocatore verrà fischiato noi lasceremo il campo“. Detto, fatto.

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La Federcalcio dell’Honduras ha cercato di difendersi in tutti esclamando con una nota: “E’ stato un malinteso“. Purtroppo non è la prima volta che il povero Torunarigha subisce un episodio del genere. Già nel febbraio del 2020, poche settimane prima che sospeso tutte le attività sportive per via del Covid, alcuni tifosi dello Schalke 04 gli facevano il verso della “scimmia” durante la partita di Coppa di Germania contro il suo Herta Berlino.

Questo il post, pubblicato pochi minuti fa sul profilo ufficiale Instagram, da parte della Federazione tedesca Under 21. Si vede lo sconsolato giocatore uscire dal rettangolo verde, con la casacca sulla testa, e con il capo abbassato. Già, perché si tratta di una ennesima sconfitta per tutti. Non basta solamente il Covid, purtroppo dobbiamo affrontare anche un’altra battaglia contro il razzismo: purtroppo, un vaccino per quello, ancora non lo hanno inventato.

 

 

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